31 agosto 2019

Le galline, le uova e lo Spiegeleier

Ogni maso aveva il suo bravo pollaio, con le galline, i polli, il gallo e talvolta anche qualche oca. Era molto importante.
Le galline ovaiole del maso Wand (in Val Senales) e lo Spiegeleier molto classico, completo di patate e Speck, prezzemolo ed erba cipollina servito alla Reschner Alm, in alta Val Venosta. 

pollaio alpino
Il letamaio di casa era la fonte primaria dell'alimentazione dei pennuti. Sopra in Val Venosta e
sotto in alta Val Passiria, con in più la presenza delle oche. Gli scarti di cucina finivano qui...
Le uova occupavano un posto importante nella dieta contadina perchè, anche grazie agli scarti della cucina, le galline ovaiole garantivano - praticamente gratis - una produzione costante durante tutto l'anno.
👉Si trattava, in termini nutrizionali, di una scorta sempre rinnovata di preziose proteine, oggi diremmo che era un bell'esempio di "economia circolare".
Oltre a ciò, la presenza dei pennuti nell'economia alpestre garantiva anche importanti "effetti collaterali": il brodo fatto con la gallina vecchia arrivata ormai a fine corsa e la leccornia costituita dai polli, ossia dai giovani galli che mai avrebbero potuto fornire uova.
👉La preparazione tuttora più conosciuta e diffusa è sicuramente lo Spiegeleier (letteralmente: uova al tegame, uova fritte), un corposo piatto unico che prevede la presenza di uova, speck e patate.

Nessun commento:

Posta un commento