24 ottobre 2019

La grappa alla ruta, che è sinonimo di digestivo aromatico

Basta aggiungere a una grappa bianca (cioè neutra) un mazzetto di ramoscelli scelti fra quelli più teneri, quelli spuntati e fioriti nell'ultima stagione...
La ruta viene tradizionalmente impiegata per aromatizzare liquori e grappeLe foglie fresche si possono usare (con moderazione) anche per insaporire insalate, carni, piatti di pesce, oli e aceti aromatici.
Le piantine di ruta crescono bene nell'orto di casa e resistono anche agli inverni
impietosi, come sono quelli della Valsugana.
I ramoscelli vanno lasciati in infusione per i canonici quaranta giorni in un luogo fresco e asciutto.
La grappa assorbirà in modo graduale l’aroma e il colore della ruta, passando da un verde più chiaro ad un verde più deciso.
👉La ruta veniva utilizzata nella medicina popolare anche esternamente, sotto forma di olio essenziale per trattare dolori articolari, nevralgie e crampi, mentre l'infuso era utilizzato per trattare mestruazioni dolorose, per lenire le coliche intestinali flatulenti, per calmare gli attacchi isterici, e stimolare la digestione.
Primo piano della piantina della ruta nel periodo della fioritura.

👉Il termine “ruta” deriva dal greco, e significa salvezza, liberazione. Per gli antichi greci e romani il suo odore forte serviva a tenere lontane dalla casa vipere e insetti velenosi, e a tale scopo veniva coltivata nei giardini.
👉Voci, leggende e dicerie: sembra che i Romani per “alterarsi” facessero uso smodato di vino aromatizzato con la ruta. Discoride e Galeno consideravano però questa erba anafrodisiaca. Ovidio diceva che negava i corpi a Venere, Plinio consigliava di assumerla a chi soffriva di sogni erotici e nel Medioevo i monaci la mischiavano nelle insalate per liberarsi dagli istinti lussuriosl, e il "Regimen sanitatis salernitanum" specificava pure che: “Ruta viris coitum minuti, mulieribus auget” (la ruta agli uomini diminuisce il coito, alle donne lo accresce).


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