22 luglio 2010

La gualcheria e il folladore

Tessitura delle pezze di lana e loro trasformazione in loden. texture
Cesto di lana grezza appena tosata.
Il loden nasce dall'esigenza di difendersi dal clima di montagna. Il miglior materiale in grado di soddisfare tale richiesta era proprio la lana di pecora.
Il loden è una stoffa completamente naturale, prodotta con lana di prima qualità. Il processo di produzione richiede una cinquantina di giorni e attraversa varie fasi.

Dopo aver filato e tessuto la lana, le pezze andavano "follate", al fine di compattarle fino a rendere invisibile sia trama che ordito.
Dopo la lavatura, la lana viene cardata e poi filata.
Con la “follatura” la stoffa di lana veniva trasformata in loden mediante pestatura e aggiunta di misteriosi ingredienti; il loden, infine, veniva irruvidito con i cardi, poi rasato e compresso per compattarlo.
A questo punto era quasi impermeabile e traspirante, come il gore-tex di oggi. Le sue prestazioni termiche, antivento e antipioggia erano eccezionali, in certi casi superiori ai capi tecnici odierni e veniva usato per confezionare ghette da neve, cappelli, giacconi e tabarri da usare sotto la pioggia e la neve.

Con il telaio a spoletta manuale si tessevano le pezze di lana.
 Alcuni masi erano dotati di un telaio da tessitura e utilizzavano le pile pestaorzo del vicino mulino come pestelli da gualcheria. Erano quindi in grado di provvedere all'intero processo di fabbricazione, dalla tosatura degli animali al loden finito.

Pestelli pestaorzo utilizzati come gualcheria per follare la lana.
 Più spesso, però, la follatura, operazione delicata, veniva affidata ai lavoranti specializzati delle gualcherie, piccoli opifici destinati a trasformare la lana appena tosata in pezze di loden grazie ad un meccanismo azionato dalla forza dell'acqua. L'albero motore era dotato di camme sporgenti che, durante la rotazione, alzavano e lasciavano cadere i pestelli, pesanti pezzi di legno che avevano il compito di battere e ribattere le pezze di tessuto di lana bagnate.

Oggi il museo interattivo del loden di Vandoies in Val Pusteria (privato, dell'azienda tessile Oberrauch-Zitt) permette al visitatore di conoscere la storia del loden e visitare la ricostruzione di una gualcheria.



Dalla lana al loden: le 28 fasi del processo di produzione: 
1. Lavar la lana tosata che sia dalle pecore.
2. Asciugarla.
3. Dividerla.
4. Verghezzarla.
5. Curarla con diligenza dall'immondizie.
6. Tingerla qualora si desiderasse tinta in lana.
7. Si deve poi ungerla con olio d'oliva.
8. Per attacarla, e finarla dalli Rompini.
9. Filar l'ordimento.
10. Filar la trama.
11. Spolonar l'ordimento.
12. Ordir il Panno.
13. Incolar l'ordimento.
14. Spolonar e ordir le Cimozze per il Panno.
15. Tesser il Panno.
16. Curar la tela del Panno Tessuto.
17. Purgar il Panno dopo curato.
18. Follar il panno.
19. Garzar il Panno a seconda della qualità.
20. Cimar il Panno, ed indi ancora si moltiplica a seconda della qualità.
21. Tinger il Panno qualoro non sia tinto in lana.
22. Mandar il panno al follo per purificarlo.
23. Asciugar il panno alla Chiodara.
24. Se il Panno è soprafin cimarlo di nuovo onde riesca più lustro.
25. Riveder, nettar il panno dalla paglia, et altro cui s'attrovasse.
26. Mendare il Panno dalli difetti, che fossero incontrati.
27. Pressar il Panno.
27. Ponere il Panno in Bandinella, et imbalarlo.
28. Operazione eseguita come sopra.

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