E' un piatto semplice e di sicura riuscita, a base di fagioli borlotti cotti a lungo in padella. E' particolarmente adatto ai mesi invernali.
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Sono dei semplici fagioli borlotti secchi fatti rinvenire in acqua e poi lessati, scolati a mezza cottura per essere poi ripassati in teglia. Qui sopra i fasoi en bronzon mentre vengono cucinati nel dutch oven, il "forno olandese" in stile Tex Willer. |
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Per una descrizione della ricetta , che qui vediamo così apprezzata dal gatto Milo, vedi questo post. |
👉La cottura in teglia va fatto su una base di soffritto di cipolla e pancetta (o
luganega, ossia salsiccia) a cui va poi aggiunta della farina sciolta nel burro, che serve a dare corpo e spessore all'impasto. Oggi si aggiunge anche estratto di pomodoro (ma "ai tempi" erano pochi i posti di montagna dove arrivavano).
👉Il nome richiama alla memoria la pentola di bronzo (detta per l’appunto bronzòn o bronzìn).
👉In Friuli il
bronzìn è la pentola panciuta con tre piedi che un tempo veniva poggiata sulle braci del focolare per cuocere a fuoco lento.
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Insaporiti e irrobustiti con burro, farina e pancetta, i fagioli secchi uscivano dalla madia durante i lunghi mesi invernali. Quando l'orto non dava nè verdure e nè altro la fame si batteva soprattutto grazie alle scorte di cibarie conservate: crauti, orzo, burro e formaggi, salumi, lardo, patate.
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