28 aprile 2010

I due prodotti di malga più importanti: burro e formaggio.

La trasformazione del latte di mungitura in burro e formaggio aveva lo scopo di conservarlo nel tempo e veniva fatta direttamente in malga.
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Zangola per fare il burro.
Stampo per burro.
Il burro: appena munto, il latte veniva lasciato riposare per consentire l'affioramento della panna, frazione nobile e ricca di grassi destinata alla trasformazione in burro. La lavorazione era assai semplice e consentiva nello sbattimento continuo e insistito fino alla compattazione della panna, che a questo punto cambiava nome e veniva chiamata burro. Il burro veniva innanzitutto premuto e compresso per eliminare la frazione d'acqua ancora presente ed infine suddiviso in panetti di forma e peso prestabiliti. Allo scopo venivano usati appositi stampi in legno spesso decorati con disegni a intaglio o a bassorilievo. Il latte scremato veniva invece bollito ed usato per fini alimentari.

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La cagliata.
Paiolo di rame.
Il formaggio: il latte intero crudo (ossia non bollito) veniva avviato alla produzione del formaggio vero e proprio, da solo o anche "tagliato" con l'aggiunta di una frazione più o meno consistente di latte crudo proveniente da una seconda mungitura. Versato il latte in un grande paiolo di rame, lo si scaldava fino ad una temperatura di 32-36 gradi. Vi si aggiungeva il caglio di vitello in polvere, che provocava la coagulazione delle proteine del latte: la cosiddetta "cagliata". Caglio e sale erano le due uniche "aggiunte". Si aumentava la temperatura fino ai 42-46 gradi per costringere i coaguli ad 
espellere la maggior quantità di siero possibile, profocando la precipitazione della cagliata sul fondo del paiolo. A questo punto la si estrae e, avvalendosi di uno straccio, la si fa scolare e la si comprime. Ottenuto un impasto della consistenza della ricotta lo si suddivide in parti che - inserite in apposite fasce circolari di legno, vengono ulteriormente compresse per farle spurgare il più possibile. Le forme vengono rivoltate frequentemente per favorire lo spurgo e poi definitivamente pressate ed avviate alla stagionatura, che
Lavorazione del formaggio: il paiolo di rame.
durava parecchi mesi dopo aver tolto le fasce di legno.
Il latticello che rimaneva nel paiolo veniva usato per confezionare lo "zuppone" per i vitelli o aggiunto al "pastone" di scarti che costituiva l'alimentazione dei suini.
Formaggi freschi.


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