Pendii ripidi con erba ghiacciata, neve indurita e scivolosa, pozzanghere ghiacciate, stradelle fangose di giorno e ghiacciate di notte.
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Le antiche scarpe chiodate contadine, con punta e tacco rinforzati.
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Quattro vecchi tipi di chiodi da scarpa (broche, in dialetto trentino).
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La vita quotidiana dei contadini di montagna doveva fare i conti con situazioni e problemi che oggi fatichiamo anche solo ad immaginare.
D'inverno il ghiaccio poneva trappole potenzialmente mortali perchè i sentieri e le stradelle che portavano a casa si trasformavano in scivoli ghiacciati.
L'inventiva locale aveva creato appositi chiodi da applicare alle suole delle calzatura per renderle capaci di mordere il ghiaccio.
👉Anche le scarpe della domenica erano chiodate e spesso le punte erano rinforzate da inserti in ferro che permettevano di "piantare" la scarpa sui pendii ripidi. Stessa cosa con i tacchi.
Si andava a messa o a fare la spesa con queste calzature.
👉Ma perfino d'estate c'erano casi in cui ci si doveva dotare di qualcosa in grado di aumentare il grip delle calzature di questa gente abituata a vivere sui pendii alpini.
Era questo il caso dei prati da sfalcio molto ripidi dove una mossa sbagliata poteva portare alla perdita dell'equilibrio e a cadute mortali.
Nel suo bel libro dedicato ai masi sudtirolesi Aldo Gorfer cita per nome diversi masi "estremi" dove l'uso di veri e proprio ramponi da ghiaccio era comune nel periodo della fienagione. Aspetto e fattura non differivano molto dagli attrezzi usati sul fronte dolomitico durante la WW1.
salve a tutti bellissimo articolo e argomento qualcuno saprebbe dove poter trovare ancora questi tipi di chiodi?
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