11 gennaio 2013

Le scarpe chiodate

Pendii ripidi con erba ghiacciata, neve indurita e scivolosa, pozzanghere ghiacciate, stradelle fangose di giorno e ghiacciate di notte. strumenti_attrezzi
scarpe chiodate
Le antiche scarpe chiodate contadine, con punta e tacco rinforzati.
Quattro vecchi tipi di chiodi da scarpa (broche, in dialetto trentino).
La vita quotidiana dei contadini di montagna doveva fare i conti con situazioni e problemi che oggi fatichiamo anche solo ad immaginare. D'inverno il ghiaccio poneva trappole potenzialmente mortali perchè i sentieri e le stradelle che portavano a casa si trasformavano in scivoli ghiacciati.
L'inventiva locale aveva creato appositi chiodi da applicare alle suole delle calzatura per renderle capaci di mordere il ghiaccio.
Anche le scarpe della domenica erano chiodate e spesso le punte erano rinforzate da inserti in ferro che permettevano di "piantare" la scarpa sui pendii ripidi. Stessa cosa con i tacchi. Si andava a messa o a fare la spesa con queste calzature.
Ma perfino d'estate c'erano casi in cui ci si doveva dotare di qualcosa in grado di aumentare il grip delle calzature di questa gente abituata a vivere sui pendii alpini.
Era questo il caso, parecchio diffuso, dei prati da sfalcio molto ripidi dove una mossa sbagliata poteva portare alla perdita dell'equilibrio e a cadute mortali.
Nel suo bel libro dedicato ai masi sudtirolesi Aldo Gorfer cita per nome diversi masi "estremi" dove l'uso di veri e proprio ramponi da ghiaccio era comune nel periodo della fienagione. Aspetto e fattura non differivano molto dagli attrezzi usati sul fronte dolomitico durante la WW1.

1 commento:

  1. salve a tutti bellissimo articolo e argomento qualcuno saprebbe dove poter trovare ancora questi tipi di chiodi?

    RispondiElimina