Una semplice fontana, col filo d'acqua presente per tutto l'arco dell'anno.
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Tettoia con fontana in pietra e forno a legna in un maso autosufficiente sudtirolese
ricostruito nel museo all'aperto di Tedodone-Dietenheim (Brunico).
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Era situata all'esterno dell'edifico (l'abitazione di montagna non disponeva di acqua corrente al proprio interno). Era il movimento stesso dell'acqua che impediva al freddo di trasformare tutto in un blocco di ghiaccio.
Dimensioni e tipologia erano molto variabili ma la salubrità dell'acqua fornita spontaneamente dalla montagna non costituiva un problema.
Spesso nei masi più piccoli e poveri uomini e animali attingevamo allo stesso tronco, gli uni per lavarsi, gli altri per abbeverarsi.
Negli insediamenti più cospicui attorno alla fontana si svolgevano anche altre operazioni domestiche: lavare i panni, scaldare l'acqua, etc. In questo caso sotto la stessa struttura a tettoia erano riunite una vasca, non di rado in pietra, e un forno a legna per far bollire l'abbondante acqua impiegata nei periodici bucati con lisciva a base di cenere.
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