Le rape occupavano un posto importante nell'alimentazione perchè la loro coltivazione riusciva bene anche in quota e perchè ben si prestavano alla conservazione.
Per preparare i "crauti di rapa" il procedimento era analogo a quello seguito per i crauti classici, quelli ricavati dal cavolo cappuccio.
Crauti in Trentino, mentre in Sudtirolo e nell'area tedesca venivano e vengono chiamati Rübenkraut.
Si tratta di un costume alimentare probabilmente diffuso nell'intero arco alpino, sicuramente anche in Carnia, Friuli e tra i monti sloveni, dove i crauti di rapa sono conosciuti col nome italianeggiante di rave garbe o con quello slavizzante di brovada o anche broada, oggi riscoperto dai cultori del genere.
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