Oggi viene consumata tagliata a fette sottili, sia cruda che scottata alla piastra. In alto carne salada cruda con fagioli, in basso scottata alla piastra. |
La carne salàda è una specialità trentina nata per conservare la carne (che era un bene prezioso) quando i frigoriferi non erano ancora stati inventati.
Si preparava partendo dalla coscia bovina. I tagli, ripuliti dalle le parti grasse e tendinose venivano cosparsi con sale grosso, pepe nero, aglio, ginepro, rosmarino, alloro e scorze
di limone e poi stivati in un recipiente di legno.
👉Il contenitore veniva chiuso con un coperchio e sopra veniva poggiata una pietra per favorire la fuoriuscita dell'acqua e l'assimilazione degli aromi.
👉Durante il periodo di maturazione in salamoia la carne salada era conservata nella caneva (cantina), al buio e a temperatura costante. Era pronta in una ventina di giorni.
👉Fino agli anni '50 si salmistravano i tagli da conservare per farne i bolliti invernali e primaverili (che venivano lessati nell'acqua senza sale perchè già saporiti e sapidi).
👉Fino agli anni '50 si salmistravano i tagli da conservare per farne i bolliti invernali e primaverili (che venivano lessati nell'acqua senza sale perchè già saporiti e sapidi).
Carne salada scottata alla piastra e accompagnata da patate lessate e ripassate in padella. |
Nessun commento:
Posta un commento