Prima della televisione e molto prima del termosifone, nei paesi di montagna le lunghe sere degli inverni trentini si passavano nella stalla perchè...
![]() |
Nei paesi della montagna italiana, dove le famiglie vivevano in case vicine le une alle altre e prive di Stube. Nelle sere d’inverno ci si ritrovava nelle stalle per pas- sare il tempo assieme chiacchierando e raccontando storie e favole mentre si con- tinuavano a fare piccoli lavori: intrecciare ceste, aggiustare gli attrezzi da lavoro, ricamare e filare la lana o il lino. Ed è appunto da "filare" che deriva il termine filò. |
...la stalla era l'unico locale caldo della casa, riscaldato gratis, senza consumare inutilmente legna che spesso scarseggiava...
👉Le vacche e gli altri animali facevano da termosifone: "Ricordo con tanta nostalgia le lunghe serate nelle stalle, il calore degli animali e il rumore monotono del ruminare delle mucche.
Le mamme e le nonne filavano al lume di una grossa lucerna a petrolio perché nelle frazioni più lontane non c’era ancora la luce. Mentre le dita tendevano la lana e l’arcolaio girava velocemente, ci raccontavano storie di ogni tipo: paurose, educative, anche tristi. E noi bambini aspettavamo con gioia quel momenti.
Gli uomini riparavano gli arnesi da lavoro che avrebbero utilizzato nella prossima stagione e ascoltavano anche loro, ridendo delle nostre paure."
(Lia Poma, "Lavoro e arte-memorie di un tempo", dal Blog "Camosci Bianchi")
![]() |
A sinistra un frame dal film "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi e a destra un particolare del dipinto di G. Segantini "Le due madri". |
Nessun commento:
Posta un commento