La fienagione è alla base dell'agricoltura di montagna, in quanto consente il pieno utilizzo dei prati e dei pascoli e l'allevamento del bestiame.
Alle medie altitudini è possibile falciare i prati due o tre volte prima che giunga l'autunno.
Si veda anche come la rappresentazione della fienagione estiva è fatta nel ciclo pittorico di Torre dell'Aquila a Trento. |
👉Il lavoro veniva compiuto interamente a mano ed impegnava duramente e a lungo l'intera famiglia che a volte si trasferiva momentaneamente pernottando in baracche, baite o ripari improvvisati. Gli attrezzi impiegati nella fienagione erano: falci, rastrelli, coti e portacoti, ferri da fieno.
L'erba falciata veniva lasciata ad asciugare al sole sui prati.
Andava frequentemente rivoltata con la forca da fieno per favorirne l'essicazione e a volte si provvedeva a stenderla su appositi graticci esposti al vento.
👉Per la raccolta ci si aiutava con grandi teli di canapa che venivano trasportati a mano fino alla più vicina baita (e poi, d'inverno e con le slitte) o al carro da trasporto. Il fieno veniva comunque stivato nel fienile, ampio ed areato, per garantire l'alimentazione del bestiame durante il lungo inverno.
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Dei fabbricati-deposito fa parte anche la «Hilge», come viene chiamato in Pusteria il fienile su pali. È costruito con tronchi ed ha un frontone sporgente a forma di attico. L'intera costruzione è sostenuta da pali, che sono tutti intagliati a spirale, per impedire ai topi di arrampicarvisi. Vi si accede dal pendio a monte, e da entrambe le parti degli spioventi c’è un balcone che serve come essiccatoio.
Questi depositi e fienili su pali erano un tempo molto diffusi in Valle Aurina, nell'Ötztal, a Ridnaun e in Schnals-Val Senales; ce n'era qualcuno anche nella Valle dell'lsel, dove la media Pusteria forma in un certo senso una specie di confine: a ovest i fienili su pali, a est le rastrelliere, diffuse attraverso l'alta Pusteria giù fino alla Drava in forme un po' diverse, ma sempre con lo scopo di completare la maturazione dei cereali e di farli seccare.
Se la stagione era buona, si potevano fare addirittura tre tagli all'anno:
► fieno di primo taglio, raccolto fine maggio o giugno; è il fieno migliore;
► fieno di secondo taglio in agosto;
► fieno di terzo taglio o settembrino che è quello con qualità nutritive inferiori.
Per una testimonianza diretta su questo aspetto della vita del contadino di montagna, vedi il post La fienagione...alla sera dell'autore del blog Terre-Alte.
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