Il "Ciclo dei mesi" è una composizione di pitture a fresco realizzata sulle pareti interne della Torre Aquila, facente parte della cinta muraria duecentesca di Trento. Fu realizzata sotto il governo del principe-vescovo Giorgio di Liechtenstein agli inizi del 1400, con intenti agiografici. Si compone di undici quadri, uno per ciascun mese, con l'eccezione di marzo, andato perduto.
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● Due cacciatori avanzano nella neve tenendo ciascuno due cani al guinzaglio.
Sotto un basso cespuglio si nasconde un tasso, verso cui si dirigono i cani di uno dei cacciatori.
● Due gruppi aristocratici combattono una battaglia a palle di neve.
Il Ciclo dà una rappresentazione edulcorata dei rapporti sociali. In quel periodo vi fu una decisa perdita di potere del vescovo nei confronti della città e della campagna; tanto che si giunse ad una rivolta generale a Trento, quindi nelle campagne e nelle valli (1407). I rivoltosi costrinsero il principe vescovo all'esilio ed elessero Rodolfo Belenzani capitano del popolo. Privi di appoggi esterni vennero sconfitti il 5 luglio 1409 dalle truppe asburgiche (Belenzani cadde combattendo ma le nuove istituzioni comunali non vennero più soppresse).
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● Ai piedi delle mura del castello si svolge un torneo d'armi, sotto gli occhi di una ventina di giovani donne.
● In basso a destra la bottega di un fabbro è la contrapposizione plebea all'attività delle giostre cavalleresche, attività nobiliare per eccellenza.
Tra i normali lavori dell'inverno c’era il trasporto del letame nei campi, approfittando della crosta portante della neve, e il trasporto a strascico di fieno e legname.
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Marzo: è il mese di fine inverno, che inizia a preannunciare la la primavera. Questa rappresentazione è però andata perduta a causa della realizzazione di una scala di servizio.
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