Un piccolo Einhof (maso a corpo unito) della Val di Mules. |
I pendii coltivati a prato della Val di Mules. Sullo sfondo l'intaglio della val d'Isarco. |
Dei settantaquattro masi ancorati sulla montagna di Mules, nell'alta valle dell'Isarco, ventinove sono stati abbandonati o non sono abitati permanentemente. Il fenomeno è piuttosto recente: non investe un arco di tempo che va oltre il secolo. [...]
Cinque su quindici masi riposti sulle ripidissime chine o sulle brevi spianate delle pendici sudoccidentali dello Sattelspitze, tutti al di sopra dei 1400 metri, non sono più abitati permanentemente.
Lo Stoffl è in rovina [...] Sopra il Troter c'è il Plank con la scuola rurale e l'arrivo della teleferica. Al Vöstler abitano i due vecchi genitori. Dei dodici figli nessuno è rimasto. Uno si è sposato nel maso, ma dopo un po' la moglie è voluta andar via. Lo Steiner è tirato avanti da una vedova con quattro bambini. Il marito è caduto dal sentiero. Lo trovarono morto nel burrone. Nove persone erano al Gasperer, ma ora quasi tutti se ne sono andati: due in Svizzera. Il Kassner è stato abbandonato un paio di anni fa.
Altrettanto è avvenuto per il Larcher, il Gasser e l'Högge. Il primo era abitato da 13 persone, il secondo dai genitori con 14 figli. Molti sono morti. Altri oper il lavoro o per l'amore se ne sono andati. Al Pfitscher ci sono sette persone, al Fürler, il maso più alto, sei, al Loachner otto, all'Häusler sei (ma il capofamiglia lavora in fabbrica) allo Schintler tre.»
(Aldo Gorfer, "Gli eredi della solitudine", Cierre Edizioni,
Sommacampagna (VR), 2003, pagg. 101-102)
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