22 settembre 2024

La polvere di fieno benedetta che allontanava la mala sorte

La polverina scaramantica che i frati distribuivano nei masi della Val Ridanna durante la questua, un'usanza tramandataci da Aldo Gorfer.
Il maso Paulheiss era situato sulla Sonnenseite di Mareta a 1.300 metri sul mare, ad un'ora a piedi dalla chiesa di Mareta, 300 metri più in basso, sulle pendici meridionali delle Telfer Weissen/Cime Bianche di Telves (2.589 m) ed "era abitato da quattro persone. Poteva contare su quattro ettari di bosco. Dalla fine dei luglio del 1971 era stato stato raggiunto da una strada carrozzabile."
Castel Mareta e la chiesa di Mareta in Val Ridanna. Il lato della valle esposto al so-
le viene chiamato Sonnenseite (lato al sole) ed è quello che si intravvede sulla de-
stra della chiesa.

I frati Cappuccini di Vipiteno, in autunno, giravano i masi per la questua, la raccolta delle donazioni in natura e in denaro.. "Alle donne donano il rosario, ai contadini il Lecke, la polvere di fieno benedetta. Il rosario viene recitato in suffragio dei poveri morti (Seelen-Rosenkranz) due volte al giorno, a mezzodì e alla sera".
Nelle cartine attuali il toponimo Paulheisshof è scomparso. La citazione più prossi-
ma pare essere Hochstranses (quota 1.500 - qui nella cartografia Mapy.cz) che però
viene citato come "a metà cammino venendo da Mareta".
👉Il frate deposita una manciata di Lecke sul piatto dove il Bauer ha presentato l'offerta di uova, burro, formaggio, speck. Ha la funzione di una specie di acqua benedetta solida. Poi verrà bruciato sul fuoco, nel caso di tempeste per scongiurare i fulmini, oppure sarà mescolato al fieno e al sale per preservare le bestie della stalla dalla epidemie e dalle disgrazie.
👉Nella testimonianza di Aldo Gorfer i contadini dicevano che sì, ci credevano, perchè "...per il bestiame ci vuole un pizzico di fortuna [...] E' come la fiducia nel medico. Cosa succederebbe al malato se manca la fiducia nel medico?". Insomma: crederci innanzitutto... Nel testo le parti in verde sono citazioni da: Aldo Gorfer, "Gli eredi della solitudine", Cierre Edizioni, Sommacampagna (VR), 2003, pag. 168.

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