12 ottobre 2024

Il falcetto romano e la falce medioevale

Indispensabili per la mietitura e la fienagione, i due lavori agricoli estivi più impegnativi, che riguardavano i campi coltivati a cereali e i prati da foraggio.
Falce a sinistra e falcetto a destra. Due immagini che illustrano la postura operativa richiesta dai due attrezzi. In certe zone la falce veniva usata anche per mietere i cereali.


Falcetto e attrezzi per la sua manutenzione direttamente nel campo.
👉Il falcetto (falciola o falce messoria) è molto più piccolo della falce fienaia e viene adoperato per mietere il grano o altri cereali, o per fare provvista giornaliera di erbe per conigli e altri animali da cortile. Il nome «falce messoria» distingue questo strumento a manico corto, usato soprattutto per la mietitura, dalla «falce fienaia» a manico lungo, usata per tagliare l'erba da foraggio ma anche, in alcune zone, per mietere i cereali.
La manutenzione della lama avveniva nel campo durante il lavoro, con la pietra da
cote per affilarla una piccola incudine per raddrizzare la lama ammaccata, due stru-
menti che portava sempre con sè.
👉La falce fienaia ha una lama arcuata lunga da 60 a 90 centimetri, che è fissata perpendicolarmente ad un manico lungo da 140 a 160 cm dotato di due impugnature, una a metà lunghezza e l'altra all'estremità opposta alla lama, e serve per tagliare l'erba sui prati da foraggio (fienagione), più raramente per la mietitura di cereali. L'utilizzo della falce richiede una specifica abilità nella manovra, acquisibile solo con un lungo apprendimento. Bisogna infatti bilanciare bene le braccia, muovendo orizzontalmente la lama all'altezza voluta con un ritmo oscillatorio.
La manutenzione nel ciclo dei mesi, di pinte sulle pareti interne della Torre d'Aquila,
che fa parte della cinta muraria duecentesca di Trento. Nel quadro che illustra i la-
vori agricoli di luglio viene descritta la fienagione. Sul lato sinistro dell'affresco è in-
serita la figura del contadino che affila la falce seduto su un pezzo di legno dove è
incastrata la piccola incudine da campo.
👉La falce messorie si diffuse in montagna nel medioevo, dove diventò l'unico strumento usato per la fienagione, il taglio dell'erba durante l'estate, la sua essiccazione e la successiva conservazione nel fienile, indispensabile per alimentare il bestiame durante l'inverno.  Tra il 1000 e il 1400 mentre "Il clima andava via via migliorando, le coltivazioni agricole erano possibili a quote più elevate, in Inghilterra si coltivava la vite. [...] si andava diffondendo un'invenzione rivoluzionaria per l'epoca, un'invenzione di assoluta importanza, rappresentata dalla falce, che andava soppiantando il falcetto romano. La capacità lavorativa nel taglio dell'erba per il foraggio si andava incrementando in forma esponenziale." (Fabio Caumo, "Identità perduta - L'autonomia trentina alla deriva", Reverdito Editore, Trento, 2022, pag 12)
Falci e falcetti vennero utilizzati come armi dai contadini durante nelle guerre rustiche combattute dai contadini in rivolta contro la nobiltà feudale nel Cinquecento. Le tecniche di lotta sviluppate in quel contesto sono state poi documentate in un raro trattato curato da Paulus Hector Mair, che ne illustra l'uso in centinaia di illustrazioni in cui i figuranti indossano complicati e coloratissimi costumi con i Pluderhosen che di sicuro i contadini non indossavano. La rivolta toccò anche il Trentino, dove si estese fino alla Valsugana.

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