I metodi di conservazione della carne avevano molte varianti territoriali e le "ciuighe" delle Giudicarie trentine ne sono un esempio (nato al tempo della crisi agricola di fine Ottocento).
Un macellaio di San Lorenzo in Banale, tale Palmo Donati, viene comunemente con- siderato l'inventore (1875) della ciuiga, che nel dialetto locale indica le pigna degli abeti, la cui forma allungata richiamerebbe quella del salume. In quegli anni lo sta- to economico dell'agricoltura del Welschtirol (il Trentino asburgico) non era certo delle più rosee. Son oggi un presidio Slow Food. |
La lavorazione di questo insaccato low-cost veniva fatta nel tardo autunno o inizio inverno, quando si raccoglievano le rape e si ammazzava il maiale.
👉La ciuiga è infatti composta da carni suine macinate e amalgamate con questo rustico ortaggio. Fu in-ventata quando l'intero Trentino viveva una lunga crisi agricola strutturale per cui le famiglie erano in difficoltà; ecco perchè le carni del maiale venivano utilizzate tutte, comprese quelle di scarto, pur di ottenere qualcosa da mangiare.
La ciuiga può essere consumata fresca già dopo tre o quattro giorni di stagionatura, facendola bollire in acqua per una ventina di minuti per poi mangiarla con le patate, con i cavoli-cappuccio tagliati fini o con i classici crauti, come nella foto. |
👉Le rape venivano aggiunte agli scarti di maiale (testa, cuore, pol-moni) per rendere il prodotto più voluminoso. La ciuiga era composta da circa 30% di carne e dal 70% di rape, proporzione che oggi è stata rovesciata.
Lo scopo era evidente: le rape servivano a renderlo più abbondante e più saziante, perchè quelli erano anni di vacche magre. Sembra che inizialmente le varianti della ricetta includessero anche il sangue del suino (in maniera similare ai sanguinacci).
Se lasciata stagionare per un periodo più lungo (a partire da una una decina di gior- ni) prende la consistenza del salame e può essere tagliata a fette. A sinistra accom- pagnata con patate lesse, fagiolini piattoni saltati con burro, acciuga e peperoncino, rapanelli, formaggio e cappucci rossi (c'è anche qualche fetta di luganega rendene- se). A destra con patate e rape lessate. La ciuiga come viene fatta oggi di oggi sem- bra un salame casereccio a grana grossa, tipo Hauswurst o kranjska klobasa. |
Dopo questo trattamento il peso delle rape diminuirà almeno di un quarto.
Le rape sono aggiunte alla carne di maiale macinata, e impastate assieme a pepe, aglio e ad una spruzzata di vino rosso.
Una volta insaccate nel budello le ciuighe andrebbero legate ed affumicate prevede otto giorni in un vecchio locale senza camino, dove il fuoco veniva alimentato anche con qualche ramo di ginepro per conferire più aroma.
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