1 marzo 2017

La tosatura delle pecore

Venivano tosate per motivi igienici (combattere zecche e altri parassiti) ma soprattutto per ricavarne la lana, una materia prima indispensabile per sopravvivere ai lunghi e freddi inverni delle terre alte.
tosature delle pecore
Per tosare le pecore si usava un tradizionale forbicione a molla, ricavata alla forgia
da un'unica barra di metallo. La tosatura è oggi occasione di eventi etnico-turistici
in molti paesini, come la festa della "tosada" di Peio, in Val di Sole, un paese che
è stato il più alto dell'impero asburgico e che pure ora conserva il record altimetri-
co anche se solo per il Trentino. (fotografie di Umberto Zanella)
Dalla lana si ricavavano maglioni, calze, giacche, berretti, guanti, mu-tandoni e canottiere a manica lunga. E sempre con la lana si imbottivano i materassi, quelli migliori e più "di lusso".
Ma la lana poteva anche essere venduta per ricavarne qualche soldo che era molto utile in un'economia non monetaria come era quella degli insediamenti più alti ed estremi.
👉Oggi la lana delle pecore non ha più alcun interesse commerciale e non viene più utilizzata se non in quantità trascurabili per ricavarne semplici gadget per i turisti.

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