Il legno usato era quello locale: principalmente l'abete e il pino, molto facili da tagliare, poi il faggio, il frassino, il castagno e il maggiociondolo, legni resistenti utilizzati sia per sgabelli e panche che per la costruzione di attrezzi agricoli e slitte.
Con questi lavori si riempivano le lunghe giornate invernali. Alla luce della candela si costruivano oggetti necessari per la vita quotidiana come sgabelli, gerle, slitte, ciotole, sporte, stampi per il burro e forme per le tome di formaggio.
Si ricorreva ad artigiani specializzati o ai mercati del fondovalle solo per le parti metalliche degli attrezzi da lavoro o per quelle in rame, alluminio, vetro, terracotta e ceramica.
Una semplice carriola per il trasporto del letame, una maniglia per porta, due attrezzi usati durante la filatura del lino e della lana, un tagliere per il duro Schüttelbrot e infine una semplice cassapanca. |
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