La prima operazione della giornata che impegnava un po' tutti era la pulitura dello stallone dalla grassa, lo stallatico depositato dalle vacche durante la notte.
Malga Montalon, in Val Campelle: il lavaggio mattutino della calgera, il grande paiolo per la lavorazione del formaggio. |
Quando c'era si utilizzava un corso d'acqua forzandolo a passare nella canaletta centrale del barco, che era sempre costruita in leggera pendenza.
Questo sistema ad acqua corrente "automatica" proseguiva anche all'esterno con le rode, piccoli canali d'acqua che si perdevano nei pascoli vicini contribuendo alla loro concimazione.
👉All'alba il casèro e i suoi aiutanti procedevano alla mungitura, che avveniva nel barco, lo stallone. Mezz'ora prima del termine della mungitura uno dei malghesi si spostava nella casèra per accendere il fuoco per la polenta.
👉Poi, verso le otto, gli uomini si radunavano perla colazione a base di polenta, latte, formaggio, ricotta.
Subito dopo i vachèri, i mandèri e il caorèro dirigevano le proprie bestie al pascolo.
I malghesi di Malga Montalon in posa per il fotografo. |
👉Verso le tre del pomeriggio facevano ritorno alla casèra per rifocillarsi e completare la pulizia del barco.
Gli animali, che nel frattempo avevano fatto la polsa (riposo) e la rumina (ruminato), si riavvicinavano alla malga. Nel tardo pomeriggio venivano ricondotti nel barco per la seconda mungitura.
👉All'imbrunire tutti cenavano alla luce del fogolàr, venivano date le disposizioni per il giorno dopo e la giornata era terminata. In malga si andava a letto presto.
(Testi e foto da: "Vita di malga", a cura dell'Ecomuseo della Valsugana, pag. 26)
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