L'autosufficienza dei masi passava anche dalla produzione del miele, visto che lo zucchero si trovava solo nei negozi del fondovalle, e non si poteva produrre sul posto. Ma il miele sì.
Il miele di montagna sapeva di acacia, di tarassaco, di millefiori. Oggi, in tempo di turismo, i contadini dei masi della Val Venosta dispongono lungo i Waale (le canalette di irrigazione) delle cassettine con il miele da loro prodotto, contando sul senso civico degli escursionisti. |
Riparo a doppia falda per le arnie, conservato al museo etnografico di Dietenheim/Tedone (Brunico). |
Tra le attività legate alla stagione estiva c'era anche la raccolta del miele dalle arnie. Per il millefiori le piante coinvolte sono tante: rododendro, campanula, timo, lampone...
👉Il miele, inoltre, faceva parte della farmacopea di casa e veniva usato per lenire numerosi malanni, spesso associato alla grappa come cura delle affezioni bronchiali.
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