4 aprile 2012

Un grosso maso a corpo unito

Una tipologia non molto diffusa è quella qui rappresentata dal maso Ruoner (alta Valle Isarco): un maso abitato da contadini benestanti in cui però i locali d'abitazione e la stalla riuniti sotto lo stesso tetto.
Il maso è interamente realizzato in tronchi squadrati, scelta in linea con il Sudtirolo orientale, più vicino alla cultura austriaca che a quella grigiona.
Sin dall'esterno è evidente che apparteneva a contadini benestanti. L'aspetto è solido e curato, le dimensioni generose, la facciata decorata, tutto dice che è stato realizzato senza economie, badando alla funzionalità e al benessere e senza dimenticare le decorazioni, cioè l'estetica.
Questi criteri costruttivi si ritrovano anche all'interno.
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la_abitazione
A piano terra il largo corridoio passante separa la stalla (a sinistra) dalla cucina e dalle due stubi (a destra).
Questa suddivisione fra locali agricoli e d'abitazione si ripropone al piano superiore, che ospita il fienile su un lato e le camere da letto sull'altro.
L'ampio corridoio del piano superiore svolge anche le funzioni di deposito e dispensa.
Degno di nota il blocco centrale in muratura che ospita la cucina e le bocche di alimentazione delle due stufe "a olle" ospitate nelle due Stubi, una doppia presenza inconsueta.
Per i criteri del tempo la cucina è sicuramente ampia e luminosa. Interamente realizzata in muratura, fa parte di un blocco edilizio incastonato nella struttura del maso, che è interamente in legno, ed è dotata di un importante camino passante che attraversa il piano superiore.
Del tutto inconsueta la presenza di due locali di soggiorno, due Stube quasi gemelle che affiancano sui due lati il blocco della cucina, dove si trovano le due bocche di alimentazione delle stufe.
Tale soluzione indica che la costruzione del maso avvenne sulla base di una progettazione razionale anzichè in virtù di aggiunte successive, come spesso accadeva.
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Sulla sinistra del corridoio-ingresso sito a piano terra c'è la scala che porta al piano superiore.

Anche sopra troviamo un vasto corridoio centrale che separa il settore agricolo (fienile, depositi e dispensa) dalle camere da letto, situate sull'altro lato e separate-unite dal grosso camino in muratura proveniente dal piano terra.

Le camere da letto sono ospitate in cellule di legno che sono a contatto con l'esterno solo con parete che ospita la finestra. Le altre cinque superfici danno all'interno, nemmeno il soffitto è a contatto con il tetto. Sono così più isolate termicamente e più protette dal rischio di infiltrazioni d'umidità.

Sono piuttosto piccole ma ben rifinite rispetto agli standard dei masi. Il rivestimento di assicelle accostate (come le cosiddette perline, ma senza gli incastri) metteva al riparo dagli spifferi gelati che entravano dagli interstizi fra un tronco e l'altro lungo la parete esterna.
Il soffitto basso favoriva il trattenimento del calore corporeo (nelle stanze da letto non c'era mai nessuna stufa o stufetta).
Il soffitto di queste "macchine per dormire" veniva utilizzato come piano d'appoggio per oggetti ingombranti ma leggeri come cesti, gerle, etc.
Sull'altro lato del corridoio c'era lo spazio aperto destinato a conservare il fieno con cui foraggiare gli animali d'inverno. Essendo il fienile situato sopra la stalla, una semplice botola di comunicazione permetteva di portare il foraggio direttamente in stalla senza fatica.

C'erano inoltre i depositi destinati ai cereali, alle farine e in generale alle scorte alimentari.
A questo scopo il maso disponeva di grandi armadi a scomparti organizzati come veri e propri piccoli silos.
Alcuni di questi armadi erano realizzato "a prova di topo", era cioè appoggiato su sostegni sollevati da terra.

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