Sui terreni del maso erano presenti recinzioni e steccati che avevano il compito di impedire al bestiame di allontanarsi o cadere nei dirupi nonchè di difendere orti domestici e coltivazioni.
Rangg’n o Schärenzaun, steccato con fissaggio solo in legno di stecconi disposti a forbice e stanghe. |
L'orto di casa era difeso dalle incursioni degli animali domestici da una recinzione a trama stretta che lo circondava sui quattro lati.
Altri tipi di recinzioni prevenivano le cadute delle mucche al pascolo quando il terreno si affacciava su precipizi. Anche il percorso degli animali dell'alpeggio era scandito da staccionate, per impedire che i singoli capi si perdessero, ma sono solo alcuni esempi.
Ringzaun, steccato con fissaggio solo in legno e rametti posti a forma di anelli che legano ogni asta con quella vicina. Caratteristico della Val Aurina. |
La grande varietà di steccati e recinti era sempre realizzata in legno, con tecniche ingegnose che rendevano superfluo l'uso dei chiodi.
Lo Schrankzaun è un recinto smontabile impiegato nelle zone soggette a valanghe. |
In genere steccati e recinzioni erano realizzati in legno di larice. Le parti erano tenute insieme da chiodi in legno o giovani rametti di abete raccolti in primavera in quanto la linfa che li percorre gli rende più flessibili.
L’antico sistema di bruciare e carbonizzare la punta del palo, che va infilata nel terreno, è ancora utilizzato oggi.
All'interno della gran varietà tipologica, si possono individuare alcune forme costruttive territorialmente definite.
Recinzione del tipo Speltenzaun, a trama stretta e con fissaggio realizzato con rametti flessibili che poi il tempo indurisce e stabilizza. |
Così in Val Sarentino trovi quello fatto con coppie di pali disposti a formare una sorta di forbice mentre, in Valle Aurina si trova il caratteristico Ringzaun di antica origine e già citato nel diritto Bavarese dell’VIII secolo.
Una citazione a parte merita il curioso Schrankzaun, originale e particolare recinto che si incontra in zone soggette a valanghe; il quale, affinché non sia travolto, lo si toglie d’autunno e lo si rialza in primavera rificcando nel suolo gli stecconi con alcune mazzate.
Il censimento dei vari steccati tradizionali sudtirolesi è stata fatta tempo fa dalla Heimatpflegeverband, l’associazione che si occupa di tutela del paesaggio e la cultura rurale ed è stata poi recepita dall'amministrazione provinciale che eroga i contributi all'agricoltura di montagna.
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