I bambini venivano accompagnati da un adulto o, qualche volta, da un prete che aveva anche il compito di gestire l'intera trattativa. |
Erano per lo più figli di piccoli contadini e provenivano da Tirolo, Sudtirolo, Liechtenstein e Svizzera.
Molti bambini Tirolo storico (soprattutto della Val Venosta ) attraversavano a piedi i passi di montagna compiendo percorsi di 200 chilometri in 7 giorni, con pochi vestiti e scarpe inadatte.
Molti bambini dell'antico Tirolo (soprattutto della Val Venosta ) attraversavano a piedi i passi di montagna compiendo percorsi di 200 chilometri in 7 giorni, con po- chi vestiti e scarpe inadatte. A partire dal XVII secolo (e fino all'inizio del XX se- colo) tra i proprietari terrieri della Svevia era invalso l'uso di impiegati nei lavori agricoli stagionali. Gli Schwabenkinder si aggiungevano ad un'altra "zona d'ombra" del vecchio mondo tirolese: i servi agricoli. |
Le bambine e i bambini lavoravano duramente dal 19 marzo (festa di S. Giuseppe) ai primi di novembre (festa di S. Martino) e poi ritornavano a casa. In cambio otte-nevano davvero poco: un cambio di vestiti, un paio di scarpe, un cappello e, talvolta, modesto pagamento in moneta.
✍Nel Sudtirolo, ai primi di febbraio, si svolgeva anche lo Schlenggltag (giorni della Candelora, nei quali i servi cambiavano lavoro) dove si assumevano i braccianti agricoli, compresi bambine e bambini, per la durata di un anno.
✍A livello europeo il mercato dei bambini più importante si svolgeva nella città di Ravensburg - uno dei maggiori centri commerciali della Germania - che smistava anche 6.000 tra bambine e bambini in genere dai 7 ai 14 anni, ma anche di soli 5 anni.
✍Fino al 1921 i bambini erano esonerati dall'obbligo della frequenza scolastica, un provvedimento introdotto per soddisfare le lobby che utilizzavano questo tipo di manodopera.
Nel 1908 ci fu una campagna di sensibilizzazione sulla stampa americana che paragonava il mercato dei bambini con il mercato degli schiavi negri.
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