Gli effetti sul vino sono, infatti, diversi a seconda che si utilizzi una botte grande (tonneau) o una più piccola barrique.
Il vino che riposa in botte subisce innanzitutto l'azione del legno e dei suoi composti, che si sciolgono nel vino grazie al lungo contatto con le pareti della botte; inoltre subisce anche l'azione dell'evaporazione attraverso la porosità del legno.
Una botte grande avrà in proporzione una superficie minore rispetto ad una piccola; questo comporta che usando una barrique possono essere diminuiti i tempi di affinamento del vino rispetto alla botte grande.
Nella scelta del legno oggi, subito dopo il rovere francese, per qualità segue quello proveniente dalla Slavonia, particolarmente utilizzato nelle zone vinicole italiane del nord-est grazie anche alla vicinanza, sia storica che geografica, della regione danubiana.
Di anno in anno il legno diventa più tannico e aspro a scapito dei suoi aromi, e a lungo andare il vino invece di trovarne giovamento rischierebbe di comunicare una sensazione di sgradevole astringimento.
Così ogni botte, non appena svuotata dal vino che andrà a riempire le bottiglie, viene pulita e lavata attentamente, così da evitare accuratamente il prodursi di muffe. Potrà essere usata ancora una seconda volta, massimo una terza; è raro che vini di qualità vengano fatti affinare nella stessa botte per tre volte.
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