Prima si rosolavano in padella il lardo di maiale e la cipolla. Venivano poi aggiunti acqua, farina e sale. Seguiva una lunga cottura a fuoco lento.
Tradizione vuole che il tonco si accompagni con polenta e patate. E se la carne c'era, si trattava comunque di avanzi, non molto teneri e da cuocere a lungo per ammorbidirli. L'origine del nome si perde nelle ipotesi, visto che pontesèl vuol dire poggiolo, balcone, ballatoio... Oggi é molto cambiato. |
Affermatosi come piatto del risparmio, in tempi moderni si è trasformato in una ben più sostanziosa pietanza a base di carne (manzo, vitello, maiale, luganeghe, a seconda dei gusti).
Addirittura c'è chi lo definisce "spezzatino di carni miste" come se nell'antico mondo contadino ci si potesse concedere un simile scialo.
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