Con l'introduzione di queste segherie la forza muscolare di due o tre uomini venne sostituita dalla forza dell’acqua e un solo lavorante riusciva a portare a termine tutte le fasi di segagione del tronco.
Le segherie "veneziane" si diffusero nel territorio trentino intorno al XIII secolo introdotte dalla confinante Serenissima Repubblica di Venezia (da qui il nome). Si diffusero rapidamente perché l'acqua corrente fortunatamente non mancava. Il blog "Quattro passi in Val di Sole" ne descrive alcune in Val di Rabbi, a Malè, a Dimaro e a Ortisè. |
Un tronco mentre viene ridotto in assi da opera. Foto scattata alla segheria vene- ziana in località Valzanca di Caorìa, nel Vanoi, ossia all'altra estremità del Trentino. |
👉Nel modello "veneziano" la lavorazione del tronco, ossia la sua riduzione in assi, era molto più veloce e regolare di quella fatta a mano, ed un solo uomo era in grado di provvedere alla riduzione del tronco in assi da opera.
👉Le veneziane rimasero in attività produttiva dal Duecento fino agli inizi degli anni ’60 del Novecento quando furono sostituite da quelle elettriche.
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