Le maschere protagoniste sono l'Egetmann e gli Schnappviecher. Risale alla seconda metà del 1500 e si tiene solo negli anni dispari.
I mascheroni vengono azionati dai volonterosi che si celano al loro interno, gli Schanppviecher sono ricoperti di pelli e la loro testa è sormontata da corna di animali. Vengono inseguiti dai macellai che ad ogni sosta ne catturano uno e lo uccidono, chiudendo così il ciclo dell’inverno e aprendo le porte alla primavera.
👉La rappresentazione carnascialesca ruota attorno ad un matrimonio, quello fra l’Egetmannhansl, o Egetmann, in giacca nera, cilindro e guanti bianchi, e la sua sposa, spesso personificata da un uomo (come nel teatro del passato, quando solo agli uomini era consentito recitare). I due arrivano su un calesse dietro al quale camminano i consiglieri, gli “uomini del potere”, con ciascuno un oggetto simbolico: il registro dei matrimoni, la scala, l’ombrello e due candelieri (un bastone con una pannocchia di granoturco come candela). Il corteo si snoda per le vie di Termeno e si ferma ad ogni fontana. Qui viene appoggiata la scala su cui sale il consigliere con un ombrello, sotto al quale il nunzio legge il protocollo con la profferta di matrimonio, condita di pesante ironia e sfottò.
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