11 febbraio 2025

La "frontiera nascosta" (e il libro che ne ha svelato la natura)

Il confine tra le terre trentine e le terre sudtirolesi non è mai stato solo linguistico. Il caso di Tret e St. Felix/San Felice, tra l'alta Val di Non e la Ultental/Val d'Ultimo.
Questo libro riporta i risultati di un indagine sul campo condotta in alta Val di Non, al confine con la Val d'Ultimo altoatesina. Nelle cartografie attuali mostrano un St.Felix/San Felice modificato dalle nuove costruzioni aggiunte negli ultimi 50 anni. Ancora negli anni Settanta la fisionomia dispersa di St. Felix (tedesco) era molto diversa da quella ccentrata del vicinissimo Tret (italiano).

Gli autori tracciano la storia del Tirolo analizzando l'economia rurale, i suoi abitanti
e la loro cultura a partire dall'Alto Medioevo. L'opera di Cole e Wolf raccoglie studi
sui meccanismi dell'eredità, sull'organizzazione delle risorse del paese, sulle rela-
zioni sociali ed economiche di queste due comunità alpine.
Si tratta innanzitutto di diversità che riguardano la cultura materiale, le forme dell'insediamento umano e il rapporto col territorio. E che si estendono alla lingua e allo stile di vita: tradizioni, consuetudini, usi e costumi, diritto ereditario, rapporti di parentela e mentalità. Pur rimanendo entrambi all'interno della stessa fede religiosa, quella cattolico-romana.
In arancione il confine amministrativo attuale fra le due province autonome di Bol-
zano e di Trento nella cartografia IGM 1:25000.
👉Il villaggio tedesco di St. Felix/San Felice ha una struttura di d'insediamento disperso, mentre l'italiano Tret è organizzato in nucleo abitato. A San Felice ci sono i masi chiusi, a Tret no.
👉Nel 2010, 35 anni dopo la pubblicazione del libro, le differenze fra il paese di "diritto germanico" (St. Felix) e quello di "diritto latino" (Tret) erano aumentate nella demografia, nell'architettura e soprattutto nell'economia: "D'altra parte la disparità fra le due comunità è aumentata: St. Felix è abbastanza benestante, i suoi contadini ora hanno sviluppato una vocazione agrituristica ed artigianale, anche grazie ai finanziamenti della Provincia di Bolzano e ai fondi europei, che invece, per ragioni che gli autori non pare siano stati capaci di determinare, non vengono richiesti dalla Provincia di Trento. Così Tret si sta svuotando e chi è rimasto lavora a Trento, in altri comuni limitrofi, oppure nella zona artigianale a St. Felix." (dal quotidiano "Trentino", 10 novembre 2010)


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