Persino il sapone veniva prodotto in casa. Per farlo si partiva dall'olio e dalla cenere di legna...
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Sempre partendo dalla cenere di legna (che serviva a produrre la lisciva) si ottenevano anche dei saponi casalinghi utilizzando olio d’oliva e la lisciva stessa.
Si trattava in pratica della versione contadina e casereccia del "sapone di Marsiglia" diffusosi in Francia e poi in durante il 1600. La liscivia è una soluzione basica di carbonato di sodio o di potassio che ottenuta attraverso la bollitura della cenere di legno. Era quasi "la soda caustica dei nonni" (ma la soda caustica è idrossido di sodio puro, ed è ben più aggressiva e pericolosa da maneggiare). Veniva usata per fare il bucato, come detersivo, oppure anche come materia prima per produrre in casa il sapone. 👉Per fare il sapone casalingo con la lisciva di cenere, l'olio di oliva e l'amido di riso.- Procuratevi 5 litri di acqua (possibilmente distillata), 2 kg di cenere, 750 ml di olio d’oliva, 50 gr di amido di riso e qualche essenza profumata a piacere.
- Mescolate la cenere all’acqua, non prima di averla setacciata, e poi portate ad ebollizione su fuoco lento per due ore, durante le quali dovrete mescolare il vostro composto.
- Quando il miscuglio bolle, spegnete il fuoco e fate raffreddare. Dopodiché, filtrate adoperando un panno di cotone.
- Dopo aver setacciato il tutto, raccogliete circa 300 grammi di lisciva e versateci dentro i 50 grammi di amido di riso, che si scioglieranno mescolando bene.
- Intanto, scaldate l’olio che dovrà raggiungere i 30°, infine aggiungete a questo la lisciva priva di amido e mescolate; poi unite i 300 grammi di lisciva con l’amido e continuate a lavorare il composto. La lisciva è un aggregante e si comporta esattamente come la soda caustica.
- Quando avrete mescolato bene, dovrete riportare ad ebollizione il composto così ottenuto, fino a quando non diventi denso. Regolate con la lisciva se la consistenza stenta a definirsi.
- Il sapone è dunque pronto, basta aggiungere l’essenza che preferite e versare il composto negli stampi appositi; lasciate che il sapone stagioni per circa 40 giorni, lontano dalla luce e da fonti di calore. (Dal blog nonsprecare.it)
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