2 luglio 2021

Con la trebbiatrice nel fienile: il caso di Tenne aus Söll

Avere la trebbiatrice era una prerogativa riservata ai grandi masi condotti dai contadini più benestanti...
Questo edificio era espressamente dedicato alla trebbiatura dei cereali. L'aia coperta situata a piano terra ospita la "presa di forza" cui andava aggiogato il bue o l'asino mentre il dispositivo battente che operava la trebbiatura si trovava nel sottotetto.
L'aia dove la bestia da tiro girava in tondo aggiogata alla trave orizzontale.
A Sölland (Tirolo), Bressanone Sudtirolo) e nella Leukental (Tirolo settentrionale) le grandi aziende agricole spesso includevano un fienile separato dotato di un Göpel (motore a trazione animale) incorporato. Oggi questi impianti meccanici sono in gran parte scomparsi.
Una Dreschmaschine (trebbiatrice) a trazione animale, ma mobile.
Il tetto é ricoperto di scandole e appesantito con pietre, protegge i balconi sul lato del timpano (con assi sul retro) e si sporge a riparare l'area che ospita i meccanismi per il Göpel.


👉La macchina è messa in moto dalla forza degli animali. Una ruota dentata è fissata a un albero verticale, che si innesta in uno più piccolo, che trasmette il movimento. La trasmissione alla trebbiatrice vera e propria avviene tramite una grossa cinghia di cuoio.
👉Il sistema di rinvio a 90° ripeto quello adottato per gli impianti a ruota idraulica, siano essi mulini, gualcherie, botteghe da fabbro o altro.
In età romana esisteva una tipologia particolare di vanga a setaccio, chiamata ventilabrum, che serviva a separare il grano dalla pula e il tribolo. In seguito venne usata la tarara (una vaglio ventilatore) capace di separare i grani dalla pula.

Nota storica: nel 1733 lo scozzese Michael Menzies costruisce la prima trebbiatrice azionata da una ruota idraulica. Successivamente, si ebbero trebbiatrici movimentate da motori a vapore e poi motori a scoppio, motori che venivano collegati alla trebbiatrice mediante una grossa cinghia per la trasmissione del moto, oppure con un giunto cardanico. Il motore e la trebbiatrice, montata su ruote, venivano spostati nelle diverse località di trebbiatura, solitamente le aie delle cascine, mediante traino da parte di buoi o asini. Nella prima metà del Novecento il motore iniziò ad essere costituito da un trattore, che aveva anche la funzione di trainare la trebbiatrice e accessori (pressaforaggi o imballatore) nei suoi spostamenti.

Nessun commento:

Posta un commento