19 maggio 2024

Il Molinetto della Croda a Cison di Valmarino (Treviso)

E' un antico mulino ad acqua della Marca Trevigiana, alimentato "per di sopra", nella valle del Lierza, un torrente che fa parte del bacino idrografico del Piave.
Venne dismesso nel 1953. Il sito "Magicoveneto" descrive il Molinetto con una serie di foto estive e invernali ed ha anche una sezione dedicata alla "storia e tecnologia dei mulini ad acqua".
Sul mulino incombeva la minaccia ricorrente di piene improvvise e alluvioni deva-
stanti come le ultime tre, quelle del 1941, del 1953 e 
del 2014 (foto del Novecento).
Il mulino risale al 1630, con l'aggiunta di poco successiva di un alloggio per la famiglia del custode, di una stalla e di un granaio. Sfruttava le acque del torrente Lierza, principale affluente del Soligo, ai piedi di un salto d'acqua di 12 metri. Le fondazioni della primitiva costruzione poggiano sulla nuda roccia, appunto la “croda” della montagna.
Il meccanismo di macinazione è quello classico, con la tramoggia a piramide rove-
sciata da dove le granaglie cadono fra le due pietre molitorie, la grandi macine cir-
colari circondate da un'imbragatura di legno che impediva alla farina di sollevarsi
nell'aria e l'indirizzava verso il basso, dove veniva raccolta e setacciata nel burat.
👉Esternamente l'edificio si presenta come una costruzione rurale di piccole dimensioni, fatta di pietra e legno.
Addossata a un costone roccioso, comprendeva una piccola stalla per l'asino che aiutava nel trasporto dei sacchi di granaglie e farine, la cucina con il camino e la stanza da letto del mugnaio, il tutto su piani sfalsati che seguivano la inclinazione della roccia sottostante.
👉Dal costone roccioso  scendono le acque del torrente Lierza. Il motore idraulico è costituito da una ruota del tipo "per di sopra", ossia alimentata a caduta, una tipologia costruttiva che sfrutta l'energia potenziale dell'acqua.
Si possono visitare l'impianto con le macine delle granaglie e la tramoggia che le alimentava ed anche i diversi piani e locali dell'abitazione, a testimonianza della vita delle generazioni che ne hanno assicurato la gestione.
Vita quotidiana al Molinetto della Croda: biancheria intima di lana fatta in casa, il focolare con cappa e camino (con una più recente fornasèla sullo sfondo), poi la camera da letto con la monega appesa alla parete, infine la stalla per il prezioso asino.

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